Piccola eppur colma di bellezze storiche, artistiche e naturali, Ponza è la maggiore delle isole che formano l’arcipelago delle Pontine che sorge al largo delle coste laziali e comprende anche Palmarola, Gavi, Zannone, Ventotene e Santo Stefano. L’isola ha una storia millenaria. Sulle sue coste frastagliate si sono succeduti nei secoli una molteplicità di popoli, che hanno qui lasciato tracce permanenti del loro passaggio: prima fra tutte il nome dell’isola che deriva da “Pontus”, in greco “mare”. Antecedente al passaggio ellenico è tuttavia quello dei Fenici, che nei loro viaggi attraverso il Mediterraneo toccavano spesso l’isola di Ponza, utilizzandola come scalo. Divenuta colonia Romana, l’isola fu prima luogo di villeggiatura (con la costruzione di numerose ville) poi di culto, quando nel 538 d.C. venne eretta la Chiesa di Santa Maria, in epoca medioevale divenuta poi abbazia. I secoli successivi furono invece caratterizzati da numerose incursioni saracene che provocarono la fuga degli abitanti e la chiusura della stessa abbazia, riaperta solo nell’XI secolo ad opera dei monaci Cistercensi. Molte, anche nei secoli seguenti, le invasioni (di Khair-ad-Din detto Barbarossa, di Dragut, dei turchi) e le battaglie navali nei mari circostanti l’arcipelago, come quella in cui alcune galee borboniche fecero colare a picco numerose imbarcazioni turche. I Borboni furono quindi a lungo i regnanti dell’isola di Ponza, che con Ventotene divenne poi per un certo periodo luogo di relegazione, prima di essere definitivamente annessa al Regno D’Italia nel ’61.
Cosa vedere a Ponza: il patrimonio storico e artistico:
- Chiaia di Luna
- Resti di ville romane tra cui Punta della Madonna
- Le grotte di Pilato
- I faraglioni della Madonna
- Grotta Azzurra
- Cala Feola e piscine naturali
- Punta e faraglioni della madonna
- Grotte di Pilato
- Faro e Punta della Guardia